WhatsApp è una delle applicazioni mobile per comunicare preferite dagli utenti. Gli utilizzatori possono, non solo mandarsi tra di loro messaggi ma anche condividere immagini, video, documenti di vario tipo sino ad effettuare delle vere e proprie chiamate in stile Skype.
WhatsApp, però, nelle mani dei più piccoli, può diventare uno strumento potenzialmente pericoloso, come la cronaca ha dimostrato. Attraverso questa piattaforma di comunicazione, infatti, molti ragazzi possono essere raggirati, molestati o truffati. Per un genitore può, dunque, essere necessario tenere sotto controllo l’utilizzo di WhatsApp da parte dei figli. Fortunatamente, proprio come per i PC, esistono dei software che monitorano le attività svolte all’interno degli smartphone. Da un certo punto di vista sono da considerarsi come dei particolari Keylogger avanzati.
Per WhatsApp, nello specifico, questi tool vengono soprannominati “WhatsApp Conversation Spy” perché permettono di scoprire come viene utilizzata l’app di messaggistica ed accedere ai messaggi scambiati. Tra i più noti, per esempio, si segnala mSpy.
WhatsApp Conversation Spy, come funziona
Il funzionamento di mSpy o dei programmi similari è presto spiegato. Una volta installato all’interno del dispositivo mobile, l’app funziona monitorando tutte le attività presenti sul telefono, inclusi la localizzazione GPS, cronologia web, immagini, video, email, SMS, Skype, WhatsApp, tutte le digitazioni e tanto altro ancora. Questo programma per monitorare i cellulari può essere utilizzato per generare dei resoconti dettagliati sull'utilizzo che viene fatto del telefono. Questa funzione può tornare molto utile nel caso in cui si debbano monitorare più dispositivi contemporaneamente. L’app è disponibile sia per iOS che per Android.
Una volta installata sul dispositivo, i genitori non dovranno fare altro che effettuare una breve registrazione online in quanto il monitoraggio dei dati raccolti potrà essere effettuato direttamente sul web da un qualsiasi browser. In questo modo sarà possibile scoprire nel dettaglio come un telefono è stato utilizzato. Possibile, inoltre, configurare delle notifiche per venire avvisati in caso di utilizzo scorretto dello smartphone. L’app funziona anche senza i privilegi di root sia su Android che su iOS ma con alcune funzionalità in meno.
mSpy può essere provato gratuitamente per un breve periodo ma poi gli utenti dovranno mettere mano al portafogli ed acquistare la licenza d’uso. Il programma è legale, tuttavia la software house invita gli utenti a verificare le legislazione del proprio paese soprattutto se si vuole utilizzare il programma di monitoraggio su persone terze come i dipendenti.
mSpy è una delle soluzioni più apprezzate per il monitoraggio delle conversazioni su WhatsApp ma non è comunque l’unica. L’invito, comunque, è quello di verificare con accuratezza la natura del programma per non andare ad installare soluzioni illegali o pericolose.
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