L’efficienza e le prestazioni di un computer dipendono da diversi fattori. Fra questi vi sono anche quantità e tipologia di applicazioni e processi in esecuzione, in quanto limitano inevitabilmente le risorse disponibili. I moderni sistemi operativi prevedono l’accesso da parte dell’utente al task manager, applicativo nativo pensato per visualizzare e gestire in tempo reale le attività principali. Si tratta dunque di una vera e propria utilità di monitoraggio in tempo reale del sistema, alla quale si può ricorrere non solo per verificare tipo e quantità di risorse assegnate, ma anche per chiudere processi congelati destinati inevitabilmente a causare rallentamenti.
Task Manager di Windows
Microsoft nelle ultime edizioni del suo sistema operativo ha rinnovato il task manager, pur non modificando le sue funzionalità di base. Windows 8 e 10 offrono in particolare un task manager di utilizzo più immediato rispetto a quello di Windows 7, migliorandone anche l’interpretazione da parte dell’utilizzatore.
Per aprirlo in Windows 8 e 10 si possono seguire diverse strade. La prima consiste nel premere la combinazione di tasti Ctrl+Alt+Canc e nel menù che si attiva va selezionata la voce “Gestione attività”. Un altro metodo è quello di cliccare la barra delle applicazioni con il tasto destro del mouse, selezionando sempre “Gestione attività” dal menu contestuale. Il sistema più veloce per aprire direttamente il task manager di Windows è comunque quello di utilizzare la combinazione “Ctrl+Maiusc+Esc”. Inizialmente viene aperta una finestra semplificata dove sono elencate le applicazioni aperte. Ciò rende più agevole l’individuazione e la chiusura di eventuali applicativi congelati, al fine di evitare noiosi rallentamenti di sistema. Per chiudere un programma basta selezionarlo e cliccare il tasto “Termina attività” disposto in basso a destra. La voce “Più dettagli”, che si trova in basso a sinistra, fa accedere all’interfaccia avanzata, suddivisa in più schede.
La sezione Processi propone, in tempo reale, la lista di applicazioni e task di sistema, lasciando interagire direttamente con ciascun elemento. Se si clicca l’intestazione “Nome” della colonna, si ottiene una visualizzazione ordinata e suddivisa per applicazioni, processi in background e processi di Windows. Nella parte destra della finestra vi sono altre quattro colonne, le quali mostrano i consumi di risorse legati a CPU, memoria, disco e rete. Il colore più scuro simboleggia una richiesta maggiore e ciò consente di avere una indicazione più immediata sullo stato del sistema. Per acquisire informazioni su un elemento specifico, lo si può cliccare con il tasto destro del mouse, selezionando “Cerca online” nel menu contestuale.
La scheda Prestazioni fornisce una rappresentazione grafica dei consumi in merito a CPU, memoria, disco e rete. Può tornare utile per valutare con immediatezza il carico di lavoro legato ad attività specifiche. Cronologia Applicazioni ha il compito di tenere traccia delle attività già svolte e ci si può pertanto rendere conto di quali siano quelle che hanno richiesto una maggior quantità di risorse di sistema, anche a livello di rete.
La scheda Avvio, con il tasto “Disabilita”, fa eliminare applicazioni dall’avvio automatico, ad esempio per eseguire dei test o più semplicemente per snellire la fase di bootstrap. In tal senso sono valutabili gli applicativi che nella colonna “Impatto di avvio” hanno l’etichetta “Alta”. La sezione Utenti è di rilievo solo quando vi siano più utenti che accedono ad un computer, in quanto elenca l’uso delle risorse in funzione degli account. Dettagli raccoglie ulteriori informazioni sui processi e con il menu contestuale vi è la possibilità di cambiare la loro priorità d’esecuzione. La scheda Servizi mostra infine lo stato dei processi di sistema e consente di arrestarli o riavviarli, sempre da menu contestuale.
