Tra le varie applicazioni che stanno animando lo svolgimento di TechCrunch Disrupt anche quest'anno, una delle più interessanti è sicuramente Sonar, nata per sfruttare l'overload d'informazioni sociali al quale siamo quotidianamente sottoposti in un modo finora inedito.
Come suggerisce il nome stesso, Sonar è un'app mobile che effettua una scansione dell'ambiente intorno a noi, in modo da trovare quali persone ci sono nelle vicinanze. Detto così sembrerebbe niente di speciale, ma c'è di più: una volta trovato chi ci circonda, Sonar si occupa anche di dirci chi e perché può essere una persona importante per noi. Per fare ciò, oltre a usare i dati di geolocalizzazione provenienti da Foursquare, Sonar si aggancia anche agli account Facebook e Twitter, in modo da avere una base di amici e preferenze personali da cui partire.
Il fondatore di Sonar, Brett Martin, descrive la propria applicazione forse nel miglior modo possibile:
"È semplice: apri Sonar e ti diciamo che il tipo che siede vicino a te è amico su Facebook del tuo compagno di stanza al college, il tipo al jukebox è qualcuno che segui su Twitter, e alla bella ragazza al bar piacciono Arcade Fire ed Hemingway"
Tecniche di abbordaggio 2.0 quindi, da portare a termine anche grazie all'interazione di Sonar con Twitter: l'applicazione si occupa infatti anche di inviare tweet per presentarsi a una determinata persona, azione spesso imbarazzante che Sonar promette di rivoluzionare. Ci riuscirà? Nel frattempo la startup fondata l'anno scorso a New York ci sembra comunque molto interessante.
Via | Venturebeat.com