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Periscope: vedere il mondo dal proprio smartphone

Periscope è l'app del momento: sviluppata da Twitter, permette di guardare broadcasting live e trasmettere in diretta una ripresa fatta con il proprio smartphone, vediamo come funziona e come si usa.
Periscope: vedere il mondo dal proprio smartphone
Periscope è l'app del momento: sviluppata da Twitter, permette di guardare broadcasting live e trasmettere in diretta una ripresa fatta con il proprio smartphone, vediamo come funziona e come si usa.
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Periscope, l’app del momento

Tutti ne parlano: Periscope è di certo l’applicazione più popolare delle ultime settimane. Sviluppata da Twitter, ha suscitato una grande curiosità nella community online, tanto da scalare in poco tempo le classifiche di download sulla piattaforma App Store. Questa la descrizione fornita dalla software house.

Periscope ti permette di trasmettere video in diretta a tutto il mondo. Avviando la trasmissione i tuoi follower riceveranno immediatamente una notifica per assistervi, scrivere commenti e inviare cuori in tempo reale. Più cuori si ricevono, più voleranno alto sullo schermo.

Periscope

Un periscopio virtuale

Secondo la definizione fornita dall’enciclopedia Treccani, il periscopio è un “dispositivo ottico che consente di esplorare l’intero giro dell’orizzonte a un osservatore che si trova in una posizione in cui la visibilità diretta non è possibile o è pericolosa”.

L’app in questione rappresenta la trasposizione digitale dello strumento di navigazione utilizzato dai sommergibili: anziché guardare all’interno di un sistema formato da specchi, l’utente osserva il display del proprio smartphone, sul quale viene trasmesso in tempo reale lo streaming video catturato dalla fotocamera di un’altra persona, in qualunque parte del mondo. Si tratta dunque di un modo originale e divertente per assistere in diretta a ciò che accade altrove, sfruttando le potenzialità delle connessioni Internet attuali.

Uno trasmette, tanti guardano

Una cosa va precisata sul funzionamento di Periscope: non si tratta in alcun modo di un’app dedicata all’interazione tra utenti, come invece potrebbero essere quelle per videochat o videoconferenze. In questo caso una persona trasmette le immagini riprese in diretta con la fotocamera del proprio dispositivo e gli altri osservano, senza però aver modo di intromettersi se non esprimendo il loro apprezzamento (più avanti sarà spiegato in che modo) o scrivendo dei commenti.

Questo garantisce il pieno rispetto della privacy per gli spettatori. Inoltre, chi trasmette può in qualunque momento interrompere il broadcast, avendo il pieno controllo su quanto condiviso. Al proprietario del canale sono affidate anche le funzioni di moderazione, ovvero quelle che consentono ad esempio di bloccare le persone indesiderate o di scegliere chi può commentare.

Le potenzialità di un simile approccio sono enormi. Sebbene inizialmente l’applicazione sia utilizzata soprattutto per fini ludici e di intrattenimento, Periscope potrebbe in futuro tornare utile anche in altri ambiti. Si pensi ad esempio ai reportage in diretta degli eventi, con un punto di vista in prima persona di quanto accaduto, non filtrato dalle redazioni di giornali e telegiornali, confezionati dagli utenti per gli utenti. Inoltre, essendo “live”, il video non può essere in alcun modo ritoccato, garantendo così l’integrità e l’obiettività dell’informazione condivisa.

Periscope

L’occhio sul mondo di Twitter, in verticale

Come già detto, Periscope è un’applicazione sviluppata da Twitter. Per questo, al primo utilizzo viene chiesto di effettuare il login mediante le credenziali del social network. La profonda integrazione con la piattaforma da 140 caratteri rappresenta senz’altro un punto di forza per quest’ultima, che trarrà beneficio dall’attenzione riservata all’app da utenti e stampa.

Una particolarità: il “periscopio 2.0” trasmette esclusivamente video in verticale, un formato decisamente poco apprezzato fino ad oggi in Rete. È lo sdoganamento di una pratica ritenuta assolutamente scorretta e inaccettabile dai puristi, sulla base delle esigenze imposte dal form factor degli smartphone, decisamente più comodi da utilizzare “in piedi” piuttosto che in orizzontale.

Periscope: come funziona

Per avviare una trasmissione è sufficiente un tocco sull’icona a forma di fotocamera. Va precisato che, all’atto dell’installazione, vengono richiesti alcuni permessi necessari al funzionamento dell’app, ad esempio l’accesso al modulo GPS per la geolocalizzazione dello streaming o al microfono per la cattura del flusso video.

Assistere ad un live broadcasting è altrettanto semplice: è possibile scegliere un canale tra quelli proposti nella schermata principale, oppure seguire uno dei tanti link condivisi su Twitter. Il player di Periscope è disponibile anche su computer, all’interno di qualsiasi browser desktop, come visibile nello screenshot allegato di seguito.

Il traffico dati

Trattandosi di un’applicazione basata sullo streaming di un segnale video, ne deriva che il funzionamento comporta un significativo consumo di banda. Questo non rappresenta un problema quando ci si trova connessi ad una rete WiFi, ad esempio quella domestica, dell’ufficio o di qualche locale, ma è bene tenerne conto quando ci si affida ai network mobile, siano essi 3G oppure 4G.

Il trasferimento dei dati necessari per l’uso di Periscope può infatti influire pesantemente sul quantitativo di traffico messo a disposizione dal proprio operatore telefonico su base settimanale o mensile. Il consiglio è dunque quello di tenere controllato il consumo, così da non eccedere involontariamente e trovarsi poi senza connessione quando necessario.

Periscope

La componente social

La trasmissione in diretta del flusso video è il cuore portante dell’applicazione, ma non mancano le componenti social, come è lecito attendersi per un software sviluppato da Twitter. Ogni utente può infatti creare la propria lista di follower, esattamente come sulla piattaforma da 140 caratteri, ai quali notificare l’avvio di una diretta.

Questi, inoltre, possono interagire in tempo reale scrivendo commenti o esprimendo il loro apprezzamento inviando dei cuori, una sorta di “like” per dirla con termini più familiari a chi è solito utilizzare Facebook.

Periscope

Esclusiva temporanea per iOS

Inizialmente il download di Periscope è disponibile solo su iOS, ovvero per iPhone e iPad. Il team al lavoro sull’applicazione ha comunque dichiarato di volerla presto rilasciare anche in versione Android, dunque per gli smartphone e i tablet equipaggiati con il sistema operativo mobile di Google.

Una scelta già operata in passato da altre app di punta, una su tutte Instagram, il celebre tool per l’editing delle fotografie attorno al quale si è creata una vera e propria cerchia di utenti fedeli. In futuro il software di Twitter potrebbe debuttare anche sui telefoni della linea Windows Phone, ma a tal proposito non ci sono conferme nel momento in cui viene scritto questo tutorial.

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