OpenOffice rappresenta una suite per l’ufficio gratuita di livello professionale. Le sue specifiche la rendono per certi versi alternativa anche a pacchetti commerciali del calibro di Microsoft Office, con il quale risulta peraltro compatibile. Si tratta oltretutto di uno strumento multipiattaforma, in quanto installabile senza limitazioni in Windows, Mac e Linux.
Installazione di OpenOffice
Il file di installazione, indipendentemente dalla piattaforma scelta, è piuttosto corposo. E ciò non potrebbe essere altrimenti data la varietà e la completezza degli applicativi dai quali è composto il pacchetto.
Sono infatti sei i moduli principali, pensati per fornire risposta ad ogni genere di richiesta nell’ambito della gestione documenti, al di là del formato da trattare. La fase di setup iniziale è guidata, così portare a termine l’installazione non presenta difficoltà di sorta.
Si possono in linea di massima confermare le proposte che appaiono nelle relative finestre di dialogo, a meno di non voler ad esempio cambiare il percorso di memorizzazione dei file e di voler limitare l’uso del programma ad un utente specifico.
Configurazione e personalizzazione di OpenOffice
Al primo avvio viene lanciata una semplice e rapida procedura guidata mediante la quale si procede alla registrazione di OpenOffice attraverso nome, cognome ed iniziali di riferimento.
Viene quindi aperto il pannello principale, mediante il quale è possibile accedere agli applicativi relativi a documenti di testo, fogli elettronici, presentazioni, disegni, database e formule.
In alternativa si può anche aprire direttamente un file da una cartella specifica od accedere alla libreria di modelli predefiniti. Attraverso il menu a tendina “Strumenti” si può accedere alla sezione “Personalizza”, dove sono presenti diverse opzioni per adattare l’esperienza d’uso generale alle proprie esigenze. Il pannello è suddiviso nelle schede “Menu”, “Barre degli strumenti” ed “Eventi”.
La prima permette di configurare a piacere i menu, inserendone dei nuovi o modificando quelli già esistenti. Si può ad esempio creare un menu specifico nel quale racchiudere le voci usate con maggiore frequenza, inserendolo poi nella posizione preferita.
Analogamente la sezione “Barre degli strumenti” permette di allestire nuove barre adattabili ad esigenze diverse in termini di gestione documenti. Il pulsante “Ripristina” permette di tornare rapidamente alla condizione iniziale, così da lasciare ampio spazio alla sperimentazione.
La sezione “Eventi” è stata pensata per associare macro a determinate azioni, in modo da essere automaticamente eseguite al verificarsi di una determinata condizione. Numerose le attività con le quali interagire, come avvio o termine applicazione, apertura, chiusura o stampa documenti. Il blocco centrale riguardo alla configurazione di OpenOffice è rappresentato dalla voce “Opzioni” anch’essa ospitata nel menu “Strumenti”.
La prima sezione concerne la possibilità di impostare opzioni di carattere generale, come informazioni, aspetto interfaccia utente e formato e percorso salvataggio file. La sezione successiva consente di gestire parametri relativi al caricamento ed al salvataggio dei documenti secondo formati esterni. La terza sezione è rivolta esclusivamente alla configurazione della lingua e dei parametri ad essa correlati. “OpenOffice Base” è la sezione riguardante parametri legati all’accesso a sorgenti dati esterne. Le ultime due sezioni consentono infine di scegliere i colori predefiniti per i nuovi grafici e di configurare le impostazioni relative a server proxy e motore di ricerca a livello Internet.
La suite consente anche di installare estensioni attraverso un’ampia libreria online. La gestione di tali componenti aggiuntivi avviene all’interno del “Gestore estensioni” presente sempre nel menu “Strumenti”.