iMule è un software gratuito rivolto al peer to peer per la condivisione di file e documenti. Si propone in particolare quale variante di aMule con l'obiettivo di rendere più sicuro lo svolgimento dell'attività di file sharing attraverso l'utilizzo della rete cifrata I2P. Gli utenti possono così contare su uno strumento server indipendente basato sul tunneling in grado di assicurare loro un assoluto anonimato durante la permanenza in rete.
Primo avvio di iMule
L'installazione di iMule viene portata a termine rapidamente, in quanto è sufficiente decomprimere il file archivio in una cartella preferenziale. Le principali informazioni vengono mantenute in specifici file di configurazione e ciò permette di renderlo facilmente portable, in modo da poterlo eseguire da qualsiasi computer senza la necessità di dover nuovamente procedere con la fase di messa a punto. Viene in particolare verificata l'esistenza del file "thisIsImuleConfigDir" per determinare quale sia la directory di configurazione. In modo predefinito l'applicativo viene configurato come "nomade" e per cambiare tale impostazione si può eliminare lo stesso file "thisIsImuleConfigDir" prima di eseguirlo. In tale caso viene utilizzata come cartella di riferimento una creata all'interno della struttura dell'account utente utilizzato.
Interfaccia utente [clicca sull'immagine per ingrandirla]
Per poter utilizzare il protocollo I2P in modo efficiente è consigliabile provvedere all'installazione del corrispondente pacchetto di gestione. In realtà iMule integra nativamente un router I2P, il quale però come indicato nel manuale utente risulta meno efficiente di quello esterno basato su Java. Come indicato anche al primo avvio del software è quindi consigliabile verificare che non sia spuntata la casella di controllo "Enable internal I2P server" della sezione "I2P Connection" appartenente alle preferenze. Occorre quindi verificare che le porte TCP e UDP inizialmente impostate consentano l'accesso alla rete, altrimenti occorre intervenire sui parametri del proprio apparato di rete. Per comunicare con il router I2P, iMule si serve del protocollo SAM e può pertanto essere necessario attivare tale client e assegnare un valore corretto alla rispettiva porta nella scheda di amministrazione, tipicamente raggiungibile all'indirizzo "http://localhost:7657/configclients.jsp".
Finestra impostazioni client I2P [clicca sull'immagine per ingrandirla]
L'interfaccia utente risulta amichevole e nella barra degli strumenti sono presenti icone dal significato intuitivo per consentire di svolgere le principali attività. "Reti" consente di visualizzare graficamente lo stato di connessione dei nodi appartenenti alla rete. "Ricerca" è l'area nella quale effettuare le ricerche dei file, potendo eventualmente utilizzare filtri o indicare una categoria per affinare la ricerca tra archivi, audio, immagini, programmi, testi e video. "Trasferimenti" ha il compito di mostrare tutti i download/upload in corso di svolgimento con l'indicazione dei nomi di file e utenti, dimensione, velocità, avanzamento, fonti, priorità, stato ed altro ancora. "File Condivisi" elenca tutti i file e documenti messi a disposizione degli altri utenti e presenta anche una statistica sulla sessione corrente rispetto a richieste di file, upload attivi e già conclusi. "Messaggi" permette di dialogare con gli amici secondo una modalità chat tipica dei clienti P2P. " Statistiche" fornisce dei grafici statistici concernenti la velocità in download/upload, le connessioni e i processi di scambio dati in corso.
Pannello preferenze [clicca sull'immagine per ingrandirla]
La sezione "Preferenze", oltre a consentire come già evidenziato la definizione dei parametri di connessione, si presta anche per filtrare i messaggi in arrivo, gestire fonti, file e controlli remoti, scegliere le cartelle di arrivo e condivisione, cambiare la modalità di aggiornamento statistiche e filtrare gli IP. Sul piano della reperibilità dei file e della velocità, iMule non raggiunge le prestazioni di altri clienti P2P, ma è particolarmente indicato quando si voglia assegnare la massima priorità al fattore sicurezza. Occorre inoltre tenere presente che la configurazione iniziale non è tra le più amichevoli e sono necessari alcuni tentativi prima di riuscire a trovare il setup ottimale in funzione della connessione dati disponibile.
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