L’elaborazione digitale di immagini conosce una popolarità crescente, grazie a programmi sempre più sofisticati. Gli ambiti operativi sono i più svariati, dalla semplice conversione di file al ritocco fotografico. Oltre a strumenti professionali sul calibro di Photoshop, si può contare su programmi gratuiti dotati di funzionalità avanzate.
Gimp è un potente software di manipolazione grafica distribuito con licenza open source e pertanto utilizzabile liberamente. Può essere installato in ambienti Windows, Mac e Linux, aspetto che contribuisce a renderlo un applicativo trasversale e di larga diffusione. La sua installazione, indipendentemente dalla piattaforma in uso, avviene in modo immediato. L’interfaccia grafica è amichevole e la sua veste ricalca lo standard di questo genere di applicativi. Aspetto rilevante è la mobilità delle finestre di lavoro e ciò fornisce ampia libertà in termini di disposizione.
Tre sezioni principali e un ampio insieme di strumenti
Le immagini in Gimp sono caricabili con la semplice vice “Apri” o con una più immediata operazione “drag and drop”. Le aree di lavoro sono essenzialmente tre, mediante le quali si riescono in pratica a svolgere le attività desiderate. E precisamente: il pannello degli strumenti disposto nella parte sinistra della finestra iniziale, il canvas centrale dedicato all’immagine in elaborazione ed il pannello nella parte destra rivolto alla gestione di livelli e pennelli.
Non manca ovviamente la consueta barra dei menu a tendina, nella quale vengono raccolte in modo ordinato tutte le funzioni ed opzioni offerte dal programma. Il pannello degli strumenti include i comandi più comuni per interagire con foto e disegni, inclusi quelli per l’inserimento di blocchi di testo. In tema di tipi di selezione si può scegliere fra rettangolare, ellittica, libera, bacchetta magica, colore e forbice. Quest’ultima va presa in considerazione quando si voglia evidenziare in modo automatico il contorno di un determinato soggetto sulle base delle sue proprietà grafiche principali.
Sufficientemente ampia la dotazione di pennelli, strumenti indispensabili per elaborare immagini digitali. Per ciascuno di essi si può essenzialmente scegliere il tipo di punta, lo spessore, l’angolo d’incidenza e la modalità (normale, dissolvenza…), oltre al livello di opacità del tratto. Ulteriori strumenti a mano libera sono matita, stilo ed aerografo, al fine di liberare l’inclinazione artistica di ciascun utente. Nel pannello di controllo sono presenti anche i tool di rotazione, trasformazione e distorsione delle immagini, utili ad esempio per generare prospettive, inclinazioni o riflessioni. L’inserimento di un livello si ottiene con la voce “Nuovo livello” del menu “Livello” oppure ricorrendo al pulsante relativo del pannello disposto nella parte destra dell’interfaccia.
Nel menu livello è presente anche la voce per aggiungere una maschera ad livello specifico. Questa consente di apportare variazioni ad un layout specifico senza intaccare le proprietà degli altri. Il menu “Immagine” contiene comandi per ritagliare un’immagine, scalarla o duplicarla. Dal menu “Strumenti” si accede al gruppo di comandi “Colore”, come bilanciamento, tonalità, saturazione, luminosità e contrasto.
Gimp propone anche un’ampia scelta di filtri, attivabili dall’omonimo menu. Questi sono ordinati in diverse categorie, quali sfocature, miglioramento, distorsioni, luce e ombra, disturbo, rilevamento contorni, artistici, decorativi, animazione ed altro ancora. La sperimentazione personale può risultare una via valida per ottenere i risultati voluti ed acquisire dimestichezza con le potenzialità del programma. Per salvare i file elaborati basta infine selezionare la voce “Esporta come” dal menu “File”, dove si ha accesso ad un nutrito elenco di formati, come BMP, PNG, JPG, GIF, RAW e PSD.