La gestione di un database risulta un aspetto spesso delicato e complesso, risulta quindi utile riuscire a dotarsi di strumenti potenti, stabili ed affidabili in grado di rendere più agevole tale attività. DBManager Standard Edition si propone per la sua versatilità, grazie alla compatibilità con le principali piattaforme ed alla sua interoperabilità. La disponibilità di una versione Enterprise può farlo prendere in considerazione anche da realtà aziendali o che richiedano funzionalità avanzate.
L'installazione avviene con un pratico setup che, una volta accettata la licenza d'uso, ci rammenta i requisiti minimi di sistema, che sono:
- 128 MB RAM e 10 GB di spazio libero su disco;
- Qualsiasi versione di Windows a partire da 98 (inclusa Vista);
- Internet Explorer 5.5 o superiore;
- Un database server di propria scelta ed attivo, tipo MySQL, PostgreSQL, Interbase o Firebird.
Viene quindi aperta una finestra nella quale si può scegliere tra installazione completa (default), compatta o personalizzata, oltre all'applicazione principale. Ciò comporta l'inclusione o meno di moduli legati al server utilizzato. All'interno della cartella Documenti viene creata una struttura di sottocartelle composta da Data, Logs, Queries e Web, contenute nella cartella DBManager.
All'avvio un form di registrazione informa che l'applicazione è liberamente fruibile per 20 giorni per poi essere convertita da licenza standard a freeware. In tale caso viene concesso solo l'uso personale e si può connettere solo un database per volta. Se si desidera utilizzarla in ambiti commerciali è infatti necessario acquistare una licenza per confermarla come edizione standard. Si abilitano così diverse funzionalità, come il collegamento senza limitazioni con più database server, l'esecuzione di query multiple e la connessione con DBTools Work Server. Quest'ultimo viene distribuito con la versione Professional Enterprise del programma e facilita lo scambio di informazioni tra gruppi di utenti.
L'interfaccia si presenta a multischeda per renderne intuitivo l'utilizzo. In questo modo si possono avere disponibili più viste contemporanee, passando da una all'altra con un semplice click del mouse.
La finestra principale
La finestra principale di lavoro è suddivisa in 4 parti:
- Superiore, composta da menu e barre degli strumenti
- Sinistra, costituita dall'area contenente i server connessi e i relativi oggetti
- Destra, comprendente gli oggetti e i relativi dettagli
- Inferiore, contenente i messaggi di Output
Le barre degli strumenti principali sono dedicate alla gestione degli aspetti principali di un'applicazione, al collegamento con i server per l'interazione con database, viste e tabelle. Esse offrono anche gli strumenti per creare nuovi archivi, diagrammi, aprire console per l'esecuzione di programmi e query. Ciascuna toolbar può comunque essere personalizzata per adattarsi pienamente alle proprie esigenze.
La vista oggetti fornisce informazioni sugli elementi selezionati nei server e negli strumenti. In pratica è impostata come una qualsiasi applicazione di esplorazione file. E' quindi consentito svolgere diverse azioni, come aprire un oggetto con un doppio click o attivare un menu contestuale ad esso associato per eseguire comandi di editazione, creazione e copia.
La vista dettagli organizza i dati in formato HTML conferendo ulteriore flessibilità al programma, riuscendo a visualizzare le proprietà degli oggetti attraverso dei semplici link. Essa risulta particolarmente utile per monitorare l'attività di server e database. Ecco spiegato il requisito minimo richiesto di Internet Explorer 5.5, evitando l'uso di JavaScript per realizzare l'interfaccia.
Una delle viste più significative del programma è quella denominata “Datasheet”. Consente di acquisire i risultati di query, modificare tabelle e visualizzarne i contenuti. Le visualizzazioni possono essere organizzate su più pagine, nel caso si debbano gestire grosse moli di dati. I risultati sono esportabili nei formati HTML, XML e testo, con il supporto di campi memo, anche molto lunghi e utilizzabili con un editor esterno alla vista. Per una migliore leggibilità si possono inoltre nascondere colonne che non risultino di rilievo. La versione Pro rende disponibile un modulo integrato per visualizzare immagini sia in anteprima che a risoluzione piena.
Programmi di questo genere offrono numerose opzioni di personalizzazione, per cercare di andare incontro alle variegate necessità dell'utenza. La sezione di configurazione consente di impostare quattro aspetti principali:
- Opzioni generali, relative anche al layout;
- Opzioni dati, con procedure di importazione ed esportazione;
- Opzioni query, in merito all'editor e alla datasheet view;
- Opzioni sicurezza, per proteggere al meglio i dati anche via password.
Server Manager
La finestra Server Manager si propone per la definizione delle proprietà di ogni singolo server e si può stabilire se la connessione all'avvio debba avvenire manualmente o in modalità automatica. Ognuno di essi è rappresentato da un'icona in una vista ad albero che migliora la praticità del software. Sono disponibili due schede: la prima contiene le informazioni principali per connettersi ad un server, come tipo, nome, porta, user ID e password; la seconda integra parametri più specifici per la connessione.
La creazione e la gestione di tabelle avviene nel Table Editor. Si tratta di uno strumento semplice da usare, ma al tempo stesso potente. Si possono infatti definire colonne, foreign keys, tipologia, proprietari ed eventuali commenti.
Table Designer
È disponibile anche un Query Builder rivolto alla creazione di query, con un'interfaccia orientata ai colori e sensibile al codice per rendere più chiara la sintassi.
I database sono esportabili mediante un pratico wizard per salvaguardare la loro struttura dati. In caso di crash o malfunzionamento è così possibile ripristinare la configurazione originale, senza perdita di informazioni.
DBManager Standard Edition si conferma dunque un avanzato e performante gestore per tutti gli elementi presenti in un database server: archivi, tabelle, colonne, record, viste, indici e lascia ampi margini per definire procedure personalizzate.
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